Identificazione degli scenari di rischio

IDENTIFICAZIONE DEGLI SCENARI DI RISCHIO GENERALE

Come evidenziato in altre parti del Piano, il concetto di “rischio” resta una nozione astratta, concettualmente legata al comune sentire di “subire un danno”.

In ambito di protezione civile, mutuando la definizione data nel 1984 da Varnes e pubblicata in un rapporto dell’Unesco, il rischio è definito, in termini matematico-probabilistici, in base al prodotto delle tre componenti essenziali che lo influenzano: pericolosità, esposizione e vulnerabilità, secondo l’equazione:

R=PxVxE1

D (danno)

Dove:

R= rischio

P= la probabilità che un fenomeno di una determinata intensità si verifichi in un certo periodo di tempo, in una data area;

V= la vulnerabilità di un elemento (persone, edifici, infrastrutture, attività economiche) è la propensione a subire danneggiamenti in conseguenza delle sollecitazioni indotte da un evento di una certa intensità;

E= esposizione, è il numero di unità (o “valore”) di ognuno degli elementi a rischio presenti in una data area, come le vite umane o gli insediamenti.

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Ultimo aggiornamento

29 Agosto 2023, 10:06

Inclusività

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