FAQ – Domande Frequenti

Prima di procedere a contattarci cerca risposta nell’argomento che ti interessa. Solo dopo aver consultato in vano la sezione, allora contattati mediante il moduli di questo sito.

Domande generali

La cosa migliore è contattare il numero unico per le emergenze: 112. Questo sito NON è abilitato alla ricezione di segnalzioni in emergenza.
NO, questo sito non è abilitato a ricevere comunicazioni in emergenza.
Sì. E' necessario procedere a prendere contatti con l'Ufficio Protezione Civile così da concordare un eventual epianoo speciale di evacuazione omonitoraggio durante una criticità
Sì, è FONDAMENTALE! Nel Piano sono ricompresi gli scenari di rischio per il territorio comunae accompagnati anche dalla relativa cartografia. Per ogni scenario è stato studiato il miglior approccio possibile e sono state dettate delle misure di auto salvamento che è necessario conoscere. Per qualsiasi dubbio o chiarimento puoi chiedere informazioni all'Ufficio Protezione Civile di Monsummano Terme
Prima di contattare l'Ufficio, ti invitiamo a cercare fra le Doande Frequenti (FAQ) l'eventuale risposta . Solo in esito negativo puoi contattare L'Ufficio Protezione Civile che è aperto tutti i giorni feriali dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 07.30 alle ore 13.30. Il Martedì ed il Giovedì dalle ore 07.30 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 17.00. Il personale riceve previo appuntamento allo 0572.959223

Attività di Protezione Civile

La Protezione Civile è un sistema di pubblica utilità ch esercita la funzione di protezione civile costituta dall'insieme delle compentenze e delle attività volte a tutelare la vita, l'integrtià fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall'attività dell'uomo (art. 1, D.LGS 1/2018)
Sono attività di Protezione Civile quelle volte alla previsione, prevensione e mitigazione dei rischi, alla gestione delle emergenze ed al loro superamento.
La prevenzione consiste nell'insieme di attività, sovlte anche con il concorso di soggetti dotati di competenza scientifica, tecnica e amministrativa, dirette all'identificazione e allo studio, anche dinamico, degli scenari di rischio possibili, per le esigenze di allertmento del Serviio nazionale, ove possibile, e dipianificazione di protezione civile.
La prevenzione consiste nell'insieme delle attività di natura strutturale e non strutturale, svolte anche in forma integrata, dirette a evitare o a ridurre la possibilità che si verifichinno danni conseguenti a eventi calamitosi anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione.
La gestione dell'emergenza consiste nell'insieme, integrato e coordinato, delle misure e degli interventi diretti ad assicurare il soccorso e l'assistenza alle popolazioni colpite da eventi calamitosi e agli animali e la riduzione del relativo impatto, anche mediante la realizzazione di interventi indifferibili ed urgenti ed il riscorso a procedure semplificate, e la relativa attività di informazione alla popolazione.
In base all'art. 6 del D.lgs 1/2018, il Sindaco è il primo responsabile in qualità di autorità territoriale di protezione civile, esercita funzioni di vigilanza sullo svolgimento integrato e coordinato delle medesime attività da pate delle strutture afferenti alle rispettive amministrazioni. Il Sindaco si avvale di vari Funzionari deputati al mantenimento di diverse Funzioni tecnico-scientifiche cosiche le attività demandategli siano comunque e sempre epseribili anche in tempo di crisi
Il Volontario di Protezione Civile è colui che, per sua libera scelta, svolge l'attività di volontariato in favore della cocmunità e del bene comune, nell'ambito delle attività di protezione civile, mettendo a disposizione il proprio tempo e le prorie capacità per acquisire, all'interno delle orgnizzazioni o della altre forme di volontariato organizzato, la formazione e la preparazione necessaria per concorrere alla promozione di efficaci risposte ai bisogni delle ersone e delle comunità beneficiarie della sua azione in modo pesonale, spontaneo e gratuito, senza fin di lucro, nnache indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà, partecipando con passione e impegno ad una forza libera e organizzata che contribuisce a miglioare la vita di tutti.
La cosa migliore è che ti rivolga ad un'Associazione riconosciuta che potrà guidarti nel tuo percorso formativo di crescita. Su Monsummano Terme operano, attualmente, quattro Associazioni di Volontariato Organizzato che trovi nella sezine dedicata di questo sito. Diventare un Volontario è una scelta responsbaile: sarai a disposizione della tua collettività facendo del bene a chi ne ha bisogno! Come volontario potrai accedere, inoltre, ai percorsi formativi organizzati dal Comune di Monsummano Terme in materia di Protezione Civile, come diventare un pilota di UAS in modo gratuito!

Domande sugli Scenari di Rischio

Attualmente sono contemplati 3 scenari principali di rischio: 1. Rischio Sismico (sezione B.1 del Piano); 2. Rischio Idraulico-idrogeologico-vento-temporali forti (sezione B.2); 3. Rischio Incendi Boschivi di Interfaccia (sezione B.3) In futuro non si esclude la possibilità di identificare ulteriori scenari di rischio da inserire nel Piano di Protezione Civile
Devi consultare il Pinao di Protezione Civile. Allegato ad ognisezione, reperibil anche su questo sito, troverai cartografie dei perimetri di identificazione dei vari scenari di Rischio. Alcuni sono chiaramente delineati (rischi puntuali, ad esempio un'area alluvionabile o sottoposta a frana) altri riguardano l'intero territorio comunale ed oltre (rischi di areale, ad esempio temporali e vento forte). Se la tua abitazione ricade all'interno di uno scenario specifico di rischio, consulta la relativa sezione del Piano di Protezione Civile e leggi le Misure di Auto Protezione che puoi porre in atto per mitigare gli effetti della criticità. Se hai ancora dubbi contattaci.
Il fenomeno di allagamento consiste nell'immissione di acque superificali verso volumi ipogei (sotto quota stradale o di campo) tali che cantine, garage e locali simili risultino soggetti alla saturazione dei volumi a causa dell'acqua. Difficilmente rimendi strutturali sono attuabili su grande scala (le situazioni sono molto spesso causa della forte antropizzazione che ha prodotto comparti edilizi non sufficientemente vagliati sotto questo aspetto). L'unica soluzione è intervenire in auto protezione: predisporre impianti con pomapggio forzato, infissi stagni, sacci di sabbia, paratie frangi acque. Se preventivamente installati ed impiegati al momento del preavviso di allerta tali semplici esempi possono influire fortemente sulla natuara dell'allagamento.
Consulta il Pinao di PRotezione Civile. Durante un terremoto Se sei in un luogo chiuso Mettiti nel vano di una porta inserita in un muro portante (quello più spesso), vicino a una parete portante o sotto una trave, oppure riparati sotto un letto o un tavolo resistente. Al centro della stanza potresti essere colpito dalla caduta di oggetti, pezzi di intonaco, controsoffitti, mobili ecc. Non precipitarti fuori, ma attendi la fine della scossa Se sei all’aperto Allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono. Fai attenzione alle possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc. Dopo un terremoto Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi Prima di uscire chiudi gas, acqua e luce e indossa le scarpe. Uscendo, evita l’ascensore e fai attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate. Una volta fuori, mantieni un atteggiamento prudente Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono. Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso. Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di protezione civile.
Per prima cosa consulta la sezione b2 del Pinao di Protezione Civile. Sapere se la zona in cui vivi, lavori o soggiorni è a rischio alluvione ti aiuta a prevenire e affrontare meglio le situazioni di emergenza. Ricorda: - è importante conoscere quali sono le alluvioni tipiche del tuo territorio - se ci sono state alluvioni in passato è probabile che ci saranno anche in futuro - in alcuni casi è difficile stabilire con precisione dove e quando si verificheranno le alluvioni e potresti non essere allertato in tempo - l’acqua può salire improvvisamente, anche di uno o due metri in pochi minuti - alcuni luoghi si allagano prima di altri. In casa, le aree più pericolose sono le cantine, i piani seminterrati e i piani terra; - all’aperto, sono più a rischio i sottopassi, i tratti vicini agli argini e ai ponti, le strade con forte pendenza e in generale tutte le zone più basse rispetto al territorio circostante - la forza dell’acqua può danneggiare anche gli edifici e le infrastrutture (ponti, terrapieni, argini) e quelli più vulnerabili potrebbero cedere o crollare improvvisamente Anche tu, con semplici azioni, puoi contribuire a ridurre il rischio alluvione. - Rispetta l’ambiente e se vedi rifiuti ingombranti abbandonati, tombini intasati, corsi d’acqua parzialmente ostruiti ecc. segnalalo al Comune. - Chiedi al tuo Comune informazioni sul Piano di emergenza per sapere quali sono le aree alluvionabili, le vie di fuga e le aree sicure della tua città: se non c’è, pretendi che sia predisposto, così da sapere come comportarti. - Individua gli strumenti che il Comune e la Regione utilizzano per diramare l’allerta e tieniti costantemente informato. - Assicurati che la scuola o il luogo di lavoro ricevano le allerte e abbiano un piano di emergenza per il rischio alluvione. - Se nella tua famiglia ci sono persone che hanno bisogno di particolare assistenza verifica che nel Piano di emergenza comunale siano previste misure specifiche. - Evita di conservare beni di valore in cantina o al piano seminterrato. - Assicurati che in caso di necessità sia agevole raggiungere rapidamente i piani più alti del tuo edificio. - Tieni in casa copia dei documenti, una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile e assicurati che ognuno sappia dove siano. Cosa fare - Durante un'allerta - Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e le misure adottate dal tuo Comune. - Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi. - Proteggi con paratie o sacchetti di sabbia i locali che si trovano al piano strada e chiudi le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non ti esponi a pericoli. - Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili. - Valuta bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso. - Condividi quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti. - Verifica che la scuola di tuo figlio sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il piano di emergenza. Cosa fare - Durante l'Alluvione Se sei in un luogo chiuso - Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita. - Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile. - Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori. Evita l’ascensore: si può bloccare. Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio. - Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata - Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi. - Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità Se sei all’aperto - Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere. - Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare. - Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc. - Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato. - Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso. - Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi. - Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità. Dopo l'alluvione - Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc. - Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze. - Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere. - Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico. - Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati. - Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati
Preventivamente consulta la sezione B3 del Piano di Protezione Civile e le rispettve norma di autotutela. La Regione Toscana ha predisposto la presente pagina dove puoi trovare informazioni utili: https://www.regione.toscana.it/emergenza-e-sicurezza/speciali/aib-antincendi-boschivi
Benchè la procedura sia ammessa, in linea generale dalle Norme in Materia Ambientale, per piccole quantità (massimo 3 metri steri per ha di terreno), la pratica E' ASSOLUTAMENTE SORPASSATA ed anzi rappresenza LA PRINCIPALE FONTE DI INQUINAMENTO DA BIOMASSE IN TEMA DI PM10 (piccolissime particelle responsabili di milioni di morti all'anno in tutto il Mondo). Ricordiamo che OGNI ANNO dal 01/11 al 31/03 è comunque SEMPRE VIETATO PROCEDERE ALL'ABBRUCIAMENTO DEI RESIDUI VEGETALI. Se hai a cuore la slaute dei tuoi cari, e lo stato dell'ambiente SMETTI DI BRUCIARE I RESIDUI VEGETALI, ma prendi accordi per conferirli a strutture idonee al loro recupero.
Se avvisti un principio d'incendio di bosco chiama subito il Numero Verde Emergenze 800 425 425 della Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP), oppure i numeri: 112 Numero di emergenza unico europeo 115 Corpo nazionale dei Vigili del fuoco Non pensare che lo abbiano già fatto gli altri: CHIAMA TU STESSO
Il sistema di allertamento della Regione Toscana, ai fini di protezione civile, riguarda il rischio meteo, idrogeologico e idraulico. È costituito da soggetti, strumenti, procedure definite e condivise, finalizzate alle attività di previsione del rischio, di allertamento e di attivazione delle strutture che fanno parte del sistema regionale di protezione civile. Il sistema ha tre funzioni: 1. prevedere la situazione meteorologica, idrogeologica e idraulica attesa e valutare la criticità sul territorio connessa ai fenomeni meteorologici previsti; 2. attivare fasi operative di protezione civile riferite allo scenario di evento previsto e attrezzarsi alla gestione dell’emergenza ad evento in atto; 3. favorire la comunicazione tra i soggetti istituzionali, non istituzionali e i cittadini, al fine di mettere in atto le azioni previste nel Piano comunale di emergenza di protezione civile e le corrette norme comportamentali per l’autoprotezione.
Il documento di previsione, bollettino o allerta, che segnala l'assenza o la presenza di rischi meteorologici, idraulici o idrologici utilizza un codice colore uguale in tutta Italia. Ogni colore ha il seguente significato: Verde = nessuna allerta Giallo = possibilità di fenomeni localizzati con un basso grado di pericolo per le persone e danni limitati Arancione = possibilità che si verifichi la combinazione di fenomeni più intensi e più diffusi, oppure la forte presenza di uno solo di essi, con un grado medio di pericolo e danni più estesi; Rosso = possibilità di fenomeni molto intensi e molto diffusi oppure di uno solo di essi con pericolo molto elevato per le persone e danni ingenti ed estesi Per maggiorni informazione consulta la Sezione B del Piano di Protezione Civile
Gli eventi possono venire classificati con preannuncio o senza preannuncio. Quelli senza preannuncio sono tipicamente gli incidenti provocati dall’azione dell’uomo e i terremoti: non è possibile prevederne il verificarsi nel tempo e nello spazio. I fenomeni oggetto del sistema di allertamento riguardano invece gli eventi con preannuncio cioè, in linea di principio, prevedibili. Per questi si dispone di modellistica previsionale e di sistemi di monitoraggio che consentono di prevedere il loro verificarsi e la relativa evoluzione, con tempi utili per attivare azioni di prevenzione e di preparazione a salvaguardia della pubblica incolumità. In questo contesto il sistema di allertamento, e in particolare le Allerte di protezione civile, costituiscono la modalità tecnica e organizzativa per trasformare la previsione di un evento in una comunicazione a tutti i soggetti interessati dei relativi effetti e delle azioni da attivare. Sono valutate le criticità sul territorio connesse al passaggio di piene fluviali, generate da piogge abbondanti o intense, che interessano i corsi d’acqua maggiori e il reticolo di bonifica, per i quali è possibile effettuare una previsione dell’evoluzione a breve termine in fase di evento, sulla base del monitoraggio strumentale dei livelli idrometrici. La valutazione della criticità idraulica in fase di previsione viene effettuata valutate le criticità sul territorio connesse a: 1. valutazione della criticità idrogeologica in fase di previsione viene effettuata. L’attivazione di fenomeni franosi sui singoli versanti non è attualmente prevedibile (almeno in termini di momento dell’innesco, di velocità ed estensione della superficie interessata) se non in casi rarissimi, né è presente una rete di monitoraggio strumentale che consenta di prevedere come i fenomeni evolvano. Analogamente sui corsi d’acqua dei piccoli bacini collinari e montani, a regime prevalentemente torrentizio, non è possibile prevedere con sufficiente precisione né i fenomeni meteorologici, né l’innesco e l’evoluzione dei rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici. L'allerta su criticità del territorio connesse a fenomeni di pioggia molto intensa a carattere temporalesco, alla quale si associano forti raffiche di vento ed eventuali trombe d’aria (tornado), grandine e fulminazioni. Non si tratta quindi di temporali isolati, bensì di “sistemi convettivi” organizzati in strutture di grandi dimensioni (almeno una decina di kmq), con caratteristiche rilevanti in termini di durata, area interessata e intensità dei fenomeni. Permane la difficoltà nella previsione della localizzazione, intensità e tempistica dei temporali, mentre in fase di evento è difficile disporre in tempo utile di dati strumentali per aggiornare la previsione emessa in precedenza. Gli scenari di evento generati dai temporali sono assimilati agli scenari di criticità idrogeologica descritti al precedente punto (fenomeni franosi, flash flood, allagamenti localizzati), ma caratterizzati da: elevata incertezza previsionale, maggiore intensità puntuale e rapidità di evoluzione dei fenomeni. In conseguenza di temporali forti si possono verificare ulteriori effetti e danni connessi a possibili fulminazioni, grandinate, forti raffiche di vento. Sono valutati i fenomeni di vento previsto che creano criticità sul territorio regionale, sulle sottozone di allerta distinte per fascia altimetrica. Per la definizione dei valori di soglia, si fa riferimento allo schema proposto dal CNMCA (Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica), basato sull’intensità del vento, classificata secondo la Scala Beaufort. Criticità idraulica La pioggia prevista, in termini di pioggia media areale nelle 24 ore che, confrontata con un sistema di soglie pluviometriche statistiche tarate sugli eventi di piena accaduti in passato, lega il superamento alla probabilità del verificarsi di piene fluviali. Lo stato iniziale dei bacini idrografici mediante l’analisi delle quantità di precipitazioni avvenute nel periodo precedente, dei livelli idrometrici presenti all’inizio del nuovo evento pluviometrico previsto, tenendo conto anche della funzionalità delle opere idrauliche e di difesa presenti, o di eventuali criticità già in atto, note sul territorio. Mettere in atto le azioni previste nei Piani comunali di emergenza di protezione civile e le corrette norme comportamentali per l’autoprotezione. Criticità idrogeologica (frane) 1. Fenomeni franosi che interessano i versanti: frane di crollo, colate di fango e detriti, scorrimenti di terra e roccia, frane complesse e ruscellamenti superficiali. 2. Fenomeni misti idrogeologici-idraulici che interessano il reticolo idrografico minore collinare-montano: rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici (flash flood) nei corsi d’acqua a regime torrentizio con tempi di corrivazione brevi, scorrimenti superficiali delle acque, sovralluvionamenti, erosioni spondali. 3. allagamenti connessi all’incapacità di smaltimento delle reti fognarie urbane. 4. Criticità idrogeologica per temporali 5. Vento 6. Temperature estreme
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